l’iper/ipo responsività sensoriale

Come vede il mondo una persona autistica? La chiave di lettura delle difficoltà di una persona autistica passano attraverso la risposta a questa domanda.  Il 95% delle persone affette da disturbo dello spettro autistico (DSA) manifesta un’aberrante reattività agli stimoli sensoriali.  All’interno dei criteri diagnostici del DSM-5 per i disturbi dello spettro autistico infatti è stato inserito l’aspetto dell’iper/ipo responsività sensoriale e ciò sottolinea l’importanza clinica di tale aspetto comportamentale (APA, 2013). L’apprendimento cognitivo e sociale non riesce facilmente a realizzarsi in un bambino che vive in un mondo DAGLI STIMOLI SENSORIALI INSOPPORTABILMENTE FORTI, DALLE LUCI ACCECANTI, TERRIBILMENTE MALEODORANTE ed in cui è FISICAMENTE IRRITANTE E COMPLICATO ORIENTRARSI.  Quello che infatti accade ad una bambino autistico è l’essere sovraccaricato e disorientato nonchè a disagio nel suo stesso corpo mentre noi ci aggiungiamo l’aspettativa che “presti attenzione” a ciò che diciamo.

L’attivazione sensoriale visiva olfattiva ed uditiva (nonchè tattile e gustativa) spesso non coordinata e simultanea è infatti una delle caratteristiche delle persone affette da autismo: immaginatevi sulle montagne russe più adrenaliniche del mondo (e se non vi piacciono allora l’esempio è ancora più calzante) con un libro in mano o con la necessità di apprendere. Potete immaginare anche la situazione al contrario: dover leggere una cosa o dover prestare attenzione ad una realtà mentre venite trasportati ad alta velocità per un percorso che sale e scende, con il vento sul volto e magari i capelli che “volano” in bocca, insieme agli schizzi di acqua, il tutto seduti scomodamente su un mezzo che ha dei repentini cambi di direzione. Mica facile vero? Eccolo il mondo visto dalla persona con autismo.

Il cervello di un bambino nello spettro dell’autismo è “connesso” in modo diverso e tutto potrebbe sembrare molto caotico. Percepisce il mondo come se i suoi sensi fossero attivati contemporaneamente a captare tutte le informazioni. Una grossa quantità di dati lo invade in modo caotico e può diventare causa di un intenso malessere emotivo.

È quindi arrivato il momento da parte di tutti di prendere maggiore coscienza della realtà del mondo dell’autismo ed è d’obbligo una riflessione. Questo ci permette di smettere di isolarli e di capire cosa significa per loro entrare in uno spazio affollato di persone, rumori, luci, odori, colori. Tutti gli stimoli vengono percepiti in modo intenso. Per questo motivo, si chiede alla nostra società di cominciare a capire come vede il mondo un bambino con autismo per evitare che venga allontanato dai luoghi pubblici a causa della sua reazione. Molte persone affette da questo disturbo e i loro familiari sentono che la società non li comprende e li isola. Quest’ultimo aspetto merita dunque attenzione al fine di costruire una società inclusiva.