Cosa facciamo oggi

Promuoviamo iniziative di crescita culturale volte alla diffusione del nostro messaggio positivo di SCOPRIRE L’AUTISMO.  Maggiore consapevolezza vuol dire maggiore serietà di approccio allo spettro.

  • Affrontiamo sulla pagina facebook “scopriamolautismo” un argomento che consenta di capire meglio cos’è l’autismo cercando in questa maniera di arrivare a tutte le fasce di età con un linguaggio semplice ma comunque dettagliato e rispettoso per la complessita dell’argomento proposto.
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  • Organizziamo eventi divulgativi rivolti alle scuole materne e di infanzia per aumentare la conoscenza del disturbo dello spettro dell’autismo rivolgendo particolare attenzione alle insegnanti e/o ai genitori. lo scopo è quello appunto di aumentare la consapevolezza sull’autismo e sulla sua corretta gestione nonchè aumentare la capacità di riconoscere quanto prima i campanelli di allarme.

PROGETTO FORMATIVO PER LE SCUOLE

SCOPRIAMO L'AUTISMO NELLE SCUOLE

Progetto divulgativo, formativo inerente il tema del disturbo dello spettro dell’autismo rivolto alla SCUOLA PRIMARIA; SCUOLA DI INFANZIA o ASILO NIDO che voglia aderire.

Conoscere l’autismo nella scuola primaria e di infanzia: aumentare la consapevolezza sull’autismo mediante eventi formativi. Il ruolo della scuola per i bambini con autismo è molto importante, l’ambiente scolastico può rivelarsi estremamente complesso e presentare diverse difficoltà.  Nella gestione di queste sfide insegnanti e compagni, riconoscendo le necessità di un alunno o un compagno con una neurodiversità, possono agire insieme sul benessere globale non solo del bambino ma anche del gruppo classe. In questo scenario, la scuola ricopre un ruolo fondamentale e spesso decisivo, considerando che il bambino trascorre gran parte del suo tempo nell’ambiente scolastico. Formazione del personale docente al riconoscimento dei campanelli di allarme del disturbo dello spettro autistico al fine di favorire uno screening iniziale che aiuti nella diagnosi precoce tra i 18 ed i 36 mesi di età.L’autismo è una patologia complessa che sicuramente richiede una preparazione specialistica di livello per il riconoscimento di segni e sintomi precoci. Tuttavia tra i 18 ed i 36 mesi i “campanelli di allarme” possono essere attenzionati anche da personale opportunamente preparato. I 18 mesi è l’età in cui i primi sintomi dello spettro autistico diventano più evidenti. 

se vuoi iscriverti al PROGRAMMA DIDATTICO anno 2023/2024 scrivi a info@scopriamolautismo.it

PROGETTO CALCIO INCLUSIVO

Creazione di “realtà sportive” idonee alle persone con DSA. Lo sport produce effetti positivi sulla salute fisica e psichica delle persone. Lo sport incentiva l’inclusione , limita l’isolamento e l’emarginazione sociale. Tuttavia sono veramente poche le realtà sportive dedicate alle persone con DSA…quelle presenti riguardano solo sport individuali. Nella difficoltà intrinseca delle persone con DSA proprio il gioco di squadra, se opportunamente indirizzato, potrebbe favorire lo sviluppo di competenze non presenti.

 

L’Accademia Giallazzurri del Presidente Maurizio Danieli ha sposato un progetto di calcio inclusivo in collaborazione con l’associazione “ScopriAmo l’autismo” e con l’Università Campus Bio-Medico di Roma. L’Accademia tra dicembre 2023 e gennaio 2024 tessererà ben 12 bambini nello spettro dell’autismo ed avvierà un progetto di scuola calcio inclusivo interamente dedicato all’autismo. Questo programma  prevederà la presenza in campo di ben due allenatori professionisti supportati da due terapisti della neuropsicomotricità che seguiranno gli allenamenti dei 12 bambini nello spettro dell’autismo. Per molti bambini con disturbi del neurosviluppo praticare uno sport di squadra rappresenta un obiettivo difficile da realizzare e le opportunità che permettano loro di vivere questa pratica sportiva come esperienza formativa e di gioco sono rare, se non del tutto assenti.  E’ invece estremamente importante aiutarli e facilitarli nell’integrazione attraverso lo sport proprio in relazioni alle importanti opportunità di crescita e di sviluppo che quest’ultimo concede.  

L’Accademia ha quindi iniziato un importante percorso di formazione di tutto il personale mediante incontri mensili volti alla conoscenza approfondita dell’autismo in tutte le sue sfaccettature. Al progetto, come anzidetto, partecipa anche l’Università Campus Bio-Medico di Roma, per iniziativa del suo Amministratore Delegato e Direttore Generale dott. Andrea Rossi, con il supporto dei suoi ingegneri biomedici, coordinati dal Professore Emiliano Schena ; Il gruppo di lavoro, che coinvolge anche l’ing. Mario Merone , si occuperà di sviluppare una piattaforma tecnologica che integra sistemi indossabili e  algoritmi di intelligenza artificiale in grado di capire meglio il ruolo del gioco calcio nell’autismo. Infatti lo scopo del progetto è quello di realizzare un “format” valido per qualsiasi società sportiva con l’intenzione di essere replicato. 

PROGETTO INCLUSIVO PER GLI ESERCENTI:

NOI SIAMO AMICI DI SCOPRIAMO L'AUTISMO

Creazione di una società inclusiva mediante un progetto chiamato NOI SIAMO AMICI DI SCOPRIAMO L’AUTISMO“.

 Sensibilizziamo gli esercenti di ogni categoria al fine di creare una rete di aziende e/o di esercenti capaci di accogliere nei propri esercizi commerciali i ragazzi nello spettro dell’autismo con la semplice modifica del “setting”. Le persone nello spettro dell’autismo hanno difficoltà anche sensoriali che possono spaziare dall’ipersensibilità all’iposensibilità in uno o più dei cinque sensi. Possono quindi essere infastiditi da eccessivi rumori ma anche dalla semplice confusione, piuttosto che la spiccata sensibilità a luci troppo forti finanche al fastidio per odori troppi invasivi.  

Il 95% delle persone nello spettro autistico manifesta un’aberrante reattività agli stimoli sensoriali. Le alterazioni sensoriali (in particolare tatto, vista e udito) rimangono discretamente stabili nel corso della vita, indipendentemente dal livello cognitivo nella persona autistica. Le persone con disturbo dello spettro autistico imparano a gestire queste difficoltà legate alle alterazioni sensoriali che però permangono come tali a livello di sensazioni.

ATTENUARE il più possibile un eventuale sovraccarico sensoriale e FACILITARE l’ingresso delle persone con disturbo dello spettro autistico  mediante l’attuazione di semplici modifiche dell’ambiente è la nostra missione. 

SEI UN ESERCENTE INTERESSATO?

SCRIVI A INFO@SCOPRIAMOLAUTISMO.IT

COLLABORIAMO CON IL TELEVIDEO RAI

Parlare di autismo è importante per aumentarne la consapevolezza. La nostra associazione lo fa attraverso dei post sulla pagina facebook ma, ancor più importante, attraverso la collaborazione con il TELEVIDEO RAI. Nella rubrica FOCUS alla pagina 482 condivide le nostre informazioni in tema di autismo.

La consapevolezza è la prima terapia dello stesso ed è la prima vera arma vincente per una società inclusiva.

Cosa vorremmo fare domani

La consapevolezza dei nostri limiti ci spinge oggi ad essere pragmatici ma nessuno ci vieta di sognare in grande. Il sogno di questa associazione è quanto prima di poter investite in due progetti ben più ambiziosi:

1) Percorsi formativi per terapisti.

L’idea di dedicarci alla formazione di terapisti sempre più competenti naturalmente rappresenta il sogno cardine: il delicato mondo della mente umana merita rispetto sia in relazione alla neurodiversità ma anche in relazione alla sempre più giovane età di queste diagnosi. Prendersi cura di un bambino di età compresa tra 2-5 anni non può essere considerato alla stregua della preparazione richiesta per bambini/ragazzi di età differente. Servono programmi di formazione calibrati e mirati che rispettino l’infinite variabili che la neurodiversità offre e servono terapisti con esperienza in grado di discernere il “sintomo” da trattare.

2) finanziamento della ricerca.

Ricerca in termini di stabilire un modello lineare causa-effetto: ad oggi non sappiamo cosa esattamente conduca all’autismo. LA CAUSA O MEGLIO ANCORA LE CAUSE DELL’AUTISMO SONO ANCORA SCONOSCIUTE. L’ipotesi genetica è una delle più accreditate sebbene i numerosi studi condotti non siano riusciti ad individuarne una univoca. Ci sono poi diverse altre ipotesi suggestive, ma con scarso rilievo scientifico, che attribuiscono la causa dell’autismo ai contaminanti ambientali o alimentari, all’esposizione a farmaci o agenti tossici quali il mercurio a partire dalla gravidanza, all’esposizione ad agenti infettivi durante la vita prenatale, all’andamento della gravidanza fino ai vaccini (quest’ultimi ancora oggi pesante oggetto di discussione fra non provate evidenze scientifiche e allarmi lanciati dalle famiglie). Sicuramente vi è quindi una forte necessità di intensificare ed ampliare la ricerca clinica al fine di stabilire un modello lineare causa-effetto.

…di sogni ne abbiamo tanti perchè ci siamo passati e ci passiamo. C’è tanto da fare.