Come si riassume l'autismo in una pagina?
Impossibile, sopratutto quando lo si conosce bene

L’autismo (dal greco αὐτός, aütós -se stesso) è un disturbo del neurosviluppo caratterizzato dalla compromissione dell’interazione sociale e da deficit della comunicazione verbale e non verbale che provoca ristrettezza d’interessi e comportamenti ripetitivi. L’AUTISMO dunque NON E’ UNA MALATTIA.  L’autismo non è una malattia perchè il termine malattia ci induce a pensare a qualcosa che può essere guarito. L’autismo è un DISTURBO DEL NEUROSVILUPPO che coinvolge principalmente linguaggio e comunicazione, interazione sociale, interessi ristretti, stereotipati e comportamenti ripetitivi, che può essere più o meno invalidante e che esordisce nei primi anni di vita del bambino e perdura tutta la vita. DALL’AUTISMO NON SI PUO’ GUARIRE non essendo una malattia. Tuttavia è possibile mettere in atto tutta una serie di interventi che possono, anzi devono,  essere in primo luogo psicoeducativi.  Naturalmente la diagnosi precoce consente l’avvio di un intervento precoce che quindi possa migliorare notevolmente la prognosi dei bambini con autismo e la qualità di vita delle loro famiglie.

 

Data la ampia varietà di sintomatologie e la complessità nel fornirne una definizione clinica coerente e unitaria, recentemente si è ritenuto più corretto parlare di Disturbi dello Spettro Autistico (DSA o, in inglese, ASD, Autistic Spectrum Disorders), comprendendo tutta una serie di patologie o sindromi aventi come denominatore comune le suddette caratteristiche comportamentali, sebbene a vari gradi o livelli di intensità.

I genitori di solito notano i primi segni entro i due anni di vita del bambino e la diagnosi certa spesso può essere fatta entro i trenta mesi di vita. Attualmente risultano ancora sconosciute le cause di tale manifestazione, divise tra cause neurobiologiche costituzionali e psicoambientali acquisite.

Volendo ridurre ai minimi termini le MACROAREE in cui la maggior parte dei bambini ha difficoltà potremmo RIASSUMERLE in:
– prestare attenzione ad altre persone
– utilizzare sorrisi sociali
– assumere il turno ed essere coinvolti nel gioco sociale
– utilizzare gesti e linguaggio sviluppando un discorso o rispondendo al discorso altrui
– imitare gli altri
– coordinare l’attenzione (sguardo) con gli altri
– giocare in modo tipico con i giocattoli

In Italia, si stima 1 bambino su 77 (età 7-9 anni) presenti un disturbo dello spettro autistico con una prevalenza maggiore nei maschi: i maschi sono 4,4 volte in più rispetto alle femmine (dati ISS 2022).

A tutt’oggi non sappiamo cosa esattamente conduca all’autismo. LA CAUSA O MEGLIO ANCORA LE CAUSE DELL’AUTISMO SONO ANCORA SCONOSCIUTE. L’ipotesi genetica è una delle piu accreditate sebbene i numerosi studi condotti non siano riusciti ad individuarne una univoca. Ci sono poi diverse altre ipotesi suggestive, ma con scarso rilievo scientifico, che attribuiscono la causa dell’autismo ai contaminanti ambientali o alimentari, all’esposizione a farmaci o agenti tossici quali il mercurio a partire dalla gravidanza, all’esposizione ad agenti infettivi durante la vita prenatale, all’andamento della gravidanza fino ai vaccini (quest’ultimi ancora oggi pesante oggetto di discussione fra non provate evidenze scientifiche e allarmi lanciati dalle famiglie).

 Sicuramente vi è una forte necessità di intensificare ed ampliare la ricerca clinica al fine di stabilire un modello lineare causa-effetto.

 

 

 

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